9 ottobre 2007
Appuntamento col sentimento |
di
Ricchiuti |
 erto che vien proprio facile e sin troppo comodo trattare, dopo l’intemerata di Grillo sui migranti, i grillini da razzisti. Quantomeno ci vien utile a qualcosa anche l’eterno, ed inutile e idiota, dibattere sui rom. Bon, il fine di stroncar l’antipolitica giustifica anche strumentalizzare, come mezzo, le innocue verità dei fessi. D’altronde, quello sulla Casta, quello della anti-politica, resta l’unico e solo discorso agibile su piazza. Lo ha fatto Mauro per un bel po’ a padrone, il vento del ’92 etcetera, salvo rivoltarsi nella tomba grillesca quando ha scoperto che se l’era costruita su misura da coglione. Lo fa Mieli, fuor dai denti e qualcuno poi sussurra non fuor di sinagoga, Casanova che sue castità e Casta, sua la Castità chè in camera i diritti sulla Casta (libro), Casanova che sue castità e Casta, Casanova gallo sulla castità dei polli lo insinua Marcenaro con offesa ma riferimento alcuno per la Casta (Diva) Sofri, Casanova che sue e incamerate castità e Casta, sulla castità, lui proprio Ponza. Qualcuno, poi, molti invero, s’aspettavano da De Benedetti che il padrone del vento dal ’92 cambiasse finalmente discorso, profittando del sole in Confindustria giovane, lui proprio a Capri. Magari con l’inedito e così giovane, da non essere mai nato, discorso di De Benedetti in Confindustria, “libero lo Stato dalla libera impresa” anziché prendersela sempre con le solite associazioni libere ( & coatte) a delinquere di quei soliti coatti d’imbucati. Così non è stato. Manca all’appello, come ultima speme, Montezemolo che pure dicono lanci avvertimenti a (parte il) mezzo Mieli. Giusto, diamoci ultima chance.
Ascoltato Mieli, bisogna sempre sentire l’altra carampana.

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20 agosto 2007
Appuntamento col sentimento |
di
Ricchiuti |
 a verità è che l'anno prossimo me la prendo anche io una bella vacanza dai lettori come Marcenaro.
(E al massimo una letterina da niente al direttore) Il niente -il vuoto, l'assenza che contiene il tutto nell'
immaginazione vostra- anziché questi pensieri di merda dove appunto c'è la certezza, al di là
d'ogni immaginazione, che la merda ci sia.
Oggi per esempio riflettevo sulla sovrappopolazione delle spiagge, infestate soprattutto da vecchi e vecchie
che s'ostinano a non morire. Ed ho pensato, subito al fatto che ne dovrebbero morire
almeno una trentina a capofamiglia intollerante medio come me, una trentina a ombrellone va, per stare
tranquilli.
E subito anche che non basti a salvarli il fatto che ti tengano l'acqua calda pisciandoci dentro ore e ore,
che tu gli debba le battute simpatiche con cui rimorchi, o che certi odori di di vecchie ti faccian venire
le migliori battute simpatiche sul come oggi, data la igiene intima di certe otto-novantenni rampanti
sul tuo posto al sole ad affollartelo, sia difficile, pressocchè impossibile distinguere olfattivamente
certe belle vecchie morte di fresco da quelle in avanzato stato di decomposizione. Subito, insomma ti vien da pensare
a questo (il problema). Poi, dopo, ad Adinolfi (la soluzione)
Marcenaro
vacanze
Adinolfi
| inviato da giornalettismo il 20/8/2007 alle 8:53 | |

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